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CONTRACCEZIONE

Pillola del giorno dopo

Il farmaco, approvato dal Ministero della Sanità nel 2000 con il nome commerciale “Levonelle” e “Norlevo”) è a base di un ormone progestinico, il levonorgestrel, che blocca l'ovulazione e che, pertanto, in senso stretto, non provoca l'interruzione di gravidanza. Su questo punto, tuttavia, c’è divergenza tra gli esperti: alcuni sostengono, infatti, che il progestinico, modificando la struttura dell’endometrio, di fatto agisce sull’annidamento di un uovo già fecondato.

La pillola deve essere assunta entro 72 ore dal rapporto a rischio, con efficacia massima se assunta entro 24 ore. 

Anche in caso di assunzione tempestiva, rimane tuttavia un modesto rischio di gravidanza che si attesta attorno al 3%. Il fallimento si deve al fatto che, in caso di un rapporto non protetto molto vicino all’evento ovulatorio, il farmaco non riesce né a bloccare né a ritardare l’ovulazione.   

 

La pillola dei 5 giorni dopo 

Questo nuovo preparato, con nome commerciale “ellaOne”, è a base dell’Ulipristal acetato. È disponibile dall’ aprile del 2012.

Come sottolineato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la pillola dei 5 giorni dopo non ha effetti abortivi ma contraccettivi. Infatti, il meccanismo d'azione dell’Ulipristal acetato è di ritardare o, addirittura, di inibire in maniera selettiva l'ovulazione e, quindi, la fecondazione. L’Ulipristal può anche inibire l’impianto dell’uovo fertilizzato a livello dell’endometrio, sebbene non sia confermato se ciò partecipi all’effetto di contraccettivo d’urgenza. Il farmaco ha maggiore efficacia e tollerabilità rispetto alle più vecchie preparazioni a base di Levonorgestrel. Se ne stima infatti un’efficacia, se correttamente assunto, superiore al 98%: assunto entro le prime 24 ore dal rapporto è tre volte più efficace del Levonorgestrel, due volte di più nelle prime 72 ore, mantenendosi efficace fino a cinque giorni dopo il rapporto a rischio. Se l'ovulazione si è già verificata, non è più efficace e, poiché non è possibile prevedere il momento dell'ovulazione, la compressa, in dose unica, va dunque assunta il prima possibile e non oltre le 120 ore dal rapporto non protetto. È indicata anche in associazione con un metodo contraccettivo non utilizzato adeguatamente ad esempio, se la donna ha dimenticato di assumere 2 o più pillole anticoncezionali, si si è verificato un distacco del cerotto o la rottura del preservativo). È sicuramente indicata in caso di violenza sessuale.

Gli effetti collaterali più comunemente riferiti, quali cefalea, nausea, dolori addominali e capogiri, del tutto simili a quelli descritti con il Levonorgestrel, sono di lieve entità e, solitamente, ben tollerati.

È opportuno sottolineare che la pillola non può sostituire in alcun modo un metodo contraccettivo di routine

Poiché la contraccezione ormonale può risultare meno efficace nel caso in cui il rapporto sessuale non protetto avvenga nell’imminenza dell’ovulazione, si può ricorrere all’inserimento dello IUD. 

 

Inserimento dello IUD 

Lo IUD è un piccolo supporto in plastica avvolto da un filo di rame (da cui il nome comune di "spirale") che viene inserito, preferibilmente durante il ciclo mestruale, nell'utero tramite una piccola cannula flessibile. Gli ioni di rame rilasciati dallo IUD bloccano i movimenti e la sopravvivenza degli spermatozoi nell'utero, impedendo loro di raggiungere l'ovulo e di fecondarlo. La spirale provoca anche una leggera reazione infiammatoria che modifica il rivestimento interno dell'utero (endometrio) impedendo in tal modo l’annidamento dell’ovulo fecondato. Questa duplice azione, che si verifica precocemente dopo l’inserimento, rende il sistema immediatamente efficace. L’inserimento dello IUD è il sistema più efficace tra quelli in uso per la contraccezione di emergenza e la sua efficacia, se applicato entro 4-5 giorni dal rapporto a rischio, è stimata attorno al 99%.  

All’indubbio vantaggio rappresentato dall’elevatissima efficacia contraccettiva, che lo rende un sistema valido e permanente, si affiancano alcuni svantaggi: gli alti costi dovuti sia all’acquisto dello IUD (circa 70 euro) sia alla sua applicazione che necessita della disponibilità di un medico specificamente esperto.   

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